Alimenti da evitare L’immagine (fonte: blog sottovoce360) indica la quantità di zucchero presente nelle seguenti bevande: “Acqua: 0,0 gr per confezione; 0,0 per 100 ml – Latte e cioccolata: 11 gr per confezione; 5,5 per 100 ml – Multivit Ananas Kiwi e Arancio: 24 gr per confezione; 12 per 100 ml – Bevanda al gusto d’arancio: 27 gr per confezione; 13,5 per 100 ml – Red Bull: 27 gr per confezione; 11 per 100 ml – The Freddo al limone: 36 gr per confezione; 7,2 per 100 ml – Coca Cola: 39 gr per confezione; 10,6 per 100 ml” CibiSanieGenuini.it ha stilato una lista di alimenti non graditi a coloro che desiderano mangiare sano e genuino. La lista dovrebbe essere oggettivamente più lunga, ma per adesso iniziamo ad elencare quelli che possono nascondere le insidie più immediate per la nostra salute. (Continueremo ad aggiornare l’elenco anche grazie ai vostri contributi). – Olio di palma Assumere ogni giorno, magari più volte al giorno, prodotti con olio di palma potrebbe rappresentare un rischio per la salute di cuore e arterie. Scusate la schiettezza ma meglio essere chiari fin dall’inzio. Oggi l’olio di palma è usato come olio alimentare, ed è presente in tantissimi (troppi) alimenti e cibi preconfezionati dalle cioccolate per bambini ai biscotti, alle patatine fritte, al latte per neonati. << Continua >> – Preparati di carne industriali Spinacine, wurstel, crocchette di pollo, polpettone, tortellini ripieni di carne… Sole24Ore (27 ottobre 2015): “È ufficiale: le carni lavorate, come per esempio i wurstel, sono cancerogene e vanno inserite nel gruppo 1 (a pericolosità più alta come il fumo e il benzene) delle sostanze che causano il cancro. Lo afferma l’International Agency for Research on Cancer (Iarc) dell’Oms. Meno a rischio quelle rosse non lavorate, inserire fra le «probabilmente cancerogene»”. La maggior parte degli alimenti realizzati industrialmente con impasti di carne sono prodotti con quella che viene chiamata “Carne separata meccanicamente” (CSM), ma della carne c’è poco più dell’odore. Sul sito ufficiale della Commissione Europea (Regolamento EC N. 853/2004), si trova le seguente definizione: “Carni separate meccanicamente” o “CSM” prodotto ottenuto mediante rimozione della carne da ossa carnose dopo il disosso o da carcasse di pollame utilizzando mezzi meccanici che conducono alla perdita o modifica della struttura delle fibre muscolari In sostanza per creare queste poltiglie di pseudo carne, molto utilizzata nell’industria alimentare, vengono macinati con potenti macchinari, tutti gli scarti animali quindi anche ossa, pelle, unghie, cartilagini, ecc. Una volta questi scarti venivano gettati, mentre oggi l’industria li sfrutta, con un risparmio incredibile nella produzione, per realizzare preparati a base di carne da vendere nei supermercati come prodotti facili da preparare e dal sapore gradevole grazie, anche, all’aggiunta di additivi gustosissimi. Inoltre durante il procedimento di frantumazione/macinazione vengono distrutte le fibre muscolari e la loro distruzione favorisce lo sviluppo batterico, ovvero, avviene una crescita microbica soprattutto nelle carni di pollo, tacchino, maiale. Stabilimenti che producono carni macinate, preparazioni di carni separate meccanicamente Stabilimenti che producono preparati a base di carne – Dado da cucina Sconsigliamo l’utilizzo dei dadi, tuttavia, essendo comunque, un prodotto che si trova nella maggior parte delle cucine italiane, abbiamo dato un’occhita in giro e stilato, per voi, una piccola lista di dadi, granulari per brodo e brodo pronto in brick, rigorosamente di verdure, che potrete trovare nella maggior parte delle catene di supermercati, e che, “almeno”, non contengono: olio o grasso di palma, inosinato disodico, destrosio, guanilato disodico, maltodestrine, glutammato mono o disodico e sciroppo di glucosio. Vai alla lista di dadi con ingredienti accettabili. La maggior parte del Dado vegetale da cucina presente nei supermercati contiene il 4% (sul totale) di verdure disidratate, un po’ di prezzemolo e un po’ di spezie, tutto il resto è sale, grassi vegetali, esaltatori di sapidità: glutammato monosodico, inosinato disodico, guanilato disodico; estratto di lievito, zucchero e destrosio. Come sappiamo l’ordine nel quale vengono inseriti gli ingredienti rispecchia il quantitativo presente nell’alimento (vai alla sezione “come leggere le etichette”), quindi, nel dado preso ed esempio, ma più generalmente nella maggior parte dei dadi e dei granulari per brodo in commercio, il sale e il grasso vegetale sono le componenti principali. Un altro dado, che abbiamo preso in esame, acquistabile nella maggior parte dei supermercati ha il 50,1% di Sale iodato, Grasso vegetale di palma, esaltatore di sapidità: glutammato monosodico, guanilato disodico e inosinato disodico, estratto per brodo (con soia), l’1% di olio extravergine di oliva e aromi. Le verdure solo lo 0,8% (cipolla, carota, prezzemolo e sedano), il tutto finsice con un estratto di cipolla e un estratto di carne). Questi elementi sono sufficienti per ritenere il dado un alimento non propriamente genuino Per i dadi di carne bisogna considerare quanto detto sopra su “Spinacine, wurstel, crocchette di pollo e in generale preparati di carne…” Ma cosa è il glutammato monosodico, presente nella maggior parte dei dadi e dei granulari per brodo? e che controindicazione ha per la salute? Franca Braga di Altroconsumo ci dice come hanno classificato il glutammato nella tabella degli additivi: “Noi lo abbiamo classificato come un additivo sospetto, per il quale sono in corso degli studi. Ma soprattutto inutile e ingannevole. Perché serve a coprire quelle che possono essere carenze di gusto, carenze di qualità degli alimenti di base. Abbiamo visto nel corso degli anni un aumento, una liberalizzazione da parte di quella che è la normativa comunitaria sull’utilizzo di questo additivo, e quindi quando facciamo la spesa, quanto ne acquistiamo e quando mangiamo, quanto glutammato assumiamo?”. (Fonte: http://www.report.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-712460b6-f9fa-449…) – Bevande gassate e zuccherate Gli amanti dei liquidi zuccherati e gassati ci odieranno ma se leggiamo gli ingredienti spesso si legge: acqua, zucchero e qualche addittivo chimico e la bevanda è pronta! In sostanza tutto si gioca sul marketing e la comunicazione, insomma spot pubblicitari con i quali siamo cresciuti, che ci hanno convinto come acqua, additivi, aromi “naturali”, ecc., siano bevande perfette per lo sport, da bere in famiglia, con gli amici, alle feste… INCREDIBILE! A proposito, nella voce generica “aromi naturali”, l’ingrediente (un tempo segreto) “7X” della famosa Coca Cola sembra sia estratto dalle foglie della pianta di coca, private del principio attivo psicotropo. La “The Coca-Cola Company”, sembrerebbe che sia l’unica azienda al mondo che è stata autorizzata dalla Drug Enforcement Administration (DEA), l’organismo responsabile della lotta alla droga negli USA, a commercializzare e trattare questo, particolare “ingrediente”. Già dal 2000 in molti paesi dell’Unione Europea e degli USA sono