Cibi Genuini

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Bambini in salute

Come tutti noi genitori sappiamo non è per niente facile inculcare nei nostri “piccolini” uno stile alimentare sano e corretto, anche perché, la maggior parte dei cibi sani sono proprio quelli che non gratificano il loro palato, senza contare, poi, che le buone abitudini alimentari vanno insegnate, ai bambini, proprio in quel particolare momento che possiamo definire “della scoperta dei sapori”.

Visto che non è sempre facile riuscire ad indirizzare i nostri figli verso un corretto stile alimentare, in un mondo commerciale fatto di merendine e snack gustosissimi e super pubblicizzati, riportiamo, di seguito, un interessante articolo, dell’AIRC, con utili suggerimenti e piccoli “trucchetti” che possono agevolare il lavoro di noi genitori.

Quello che è certo e che proprio i primi anni di vita sono quelli che giocano un ruolo fondamentale per definire e consolidare le buone abitudini, sia da punto di vista alimentare sia dal punto di vista dell’attività fisica, cioè dell’avviamento allo sport.

Allo studio epidemiologico europeo, il cosiddetto studio EPIC, ha partecipato attivamente anche la “nostra” AIRC, ed ha dimostrato “che che oltre il 30% dei tumori è associato al tipo di alimentazione seguita e che un consumo di cibi sani fin dalla più giovane età si accompagna a una più bassa incidenza di tumori”.

Dallo studio è emerso che il fattore determinante per mantenere in perfetta salute i nostri figli è costituito dall’elevato consumo di vegetali fin dalla più tenera infanzia, ed un apporto contenuto di proteine.

Riportiamo, allora, uno stralcio dell’articolo, dell’AIRC, con suggerimenti e “trucchetti” per i genitori.

Questione di proporzioni

La colazione è una cosa seria

Educare a stare a tavola

Vizi e virtù: indicazioni utili

“Questione di proporzioni

“L’importanza reciproca di pranzo e cena è, purtroppo, spesso invertita: i bambini che mangiano nelle mense scolastiche tendono a non consumare l’intero pasto (spesso perché non gradito), mentre i genitori che lavorano riservano alla sera il menù più completo, favorendo così l’aumento di peso. Durante la notte, infatti, il bambino non ha modo di smaltire le calorie in eccesso.

 

” La colazione è una cosa seria ”

“La colazione del mattino, spesso sottovalutata in Italia, è molto importante perché al risveglio, dopo una media di 10 ore di digiuno, l’organismo ha bisogno di “carburante” per ripartire.

Per fare una buona colazione, l’elemento chiave è il tempo. Alzarsi dieci minuti prima per sedersi a tavola è una strategia vincente: non solo si dà al bambino il tempo di svegliarsi con calma e di sentire gli effetti del digiuno notturno, ma si incentiva un inizio della giornata non troppo frenetico.

Una colazione scarsa innesca un vero e proprio circolo vizioso: è facile infatti che il bambino che non mangia al risveglio si butti affamato sulla merenda di metà mattina. Di conseguenza a pranzo non avrà fame. La merenda pomeridiana sarà quindi eccessivamente abbondante e la cena scarsa: in sostanza si sposta il bilancio nutrizionale verso gli spuntini di scarso valore a scapito dei pasti principali.

La merenda di metà mattina dovrebbe essere costituita da un frutto fresco o da semplice pane, meglio se integrale, che fornisce un buon apporto di carboidrati senza l’eccesso di zuccheri e grassi presente invece nelle merendine e nei biscotti.”

“Educare a stare a tavola

“Insegnare ai propri figli a mangiare bene è parte dell’educazione che fornite loro. E poiché l’educazione parte dall’esempio, dovete fare innanzitutto un bilancio delle vostre abitudini alimentari per modificarle se non sono salubri: ne guadagnerà in salute l’intera famiglia.

Per cominciare, la frutta e la verdura sono la base di una sana alimentazione. Ogni giorno sia i bambini sia gli adulti dovrebbero consumarne almeno cinque porzioni, ma raggiungere questi standard con i più piccoli può diventare un’impresa impossibile. Esistono però alcuni “trucchi” per rendere i vegetali più appetibili e per educare i bambini a un corretto comportamento nei confronti dei cibi.

– Non accettate mai un rifiuto netto

In pratica, dovete insegnare loro che si può rifiutare un nuovo alimento solo dopo averlo assaggiato.

–  Tenete conto dei gusti dei piccoli

ma offrite comunque pasti variati.

–  Non consentite ai bambini di alzarsi da tavola quando vogliono

o di lasciare grandi quantità di cibo nel piatto senza che vi sia una valida ragione.

–  Viceversa, controllate la quantità e la qualità dei bis che richiedono

e avvertite le insegnanti di non concedere un supplemento di primo se il bambino non ha terminato il secondo e la verdura.

–  Servite porzioni piccole

e non insistete quando non hanno fame.

–  Evitate di farli mangiare davanti alla TV accesa

non solo perdereste un momento di scambio prezioso, ma li rendereste incapaci di controllare la modalità e la rapidità di assunzione del cibo. Diversi studi hanno dimostrato, infatti, che i bambini distratti dalla TV tendono a mangiare di più di quelli che sono impegnati in una conversazione con i genitori e che i primi, mediamente, soffrono con maggior frequenza di obesità.

–  Fateli partecipare alla preparazione dei piatti

affinché imparino che cucinare e mangiare sono attività divertenti, oltre che necessarie.

–  Non preparate mai pasti differenziati per i diversi membri della famiglia

se non ci sono necessità reali, questo è un comportamento diseducativo, che rafforza nei più piccoli l’idea che sia legittimo pretendere un menù personalizzato. Piccoli e grandi mangiano gli stessi piatti e, almeno una volta al giorno, siedono alla stessa tavola.

–  Non esistono tabù alimentari

ciò che viene severamente vietato diventa un oggetto del desiderio. Se un bambino vuole assolutamente provare hamburger e patatine al fast food, concedetelo con moderazione, ribadendo le ragioni per cui ritenete che non sia una scelta salubre, ma senza esagerare. Proponete ogni tanto alternative socializzanti ma più corrette dal punto di vista alimentare, come un’uscita in pizzeria o una merenda organizzata a casa con gli amici.

–  Ricordate l’unica arma che avete per controllare l’alimentazione di un adolescente che si rende autonomo dalla famiglia  sono le buone abitudini che gli avete dato durante gli anni della scuola primaria.

–  Introducete tutte le verdure, una per una, fin dalla più tenera età

in caso di vegetali dal sapore forte, come i cavoli o i carciofi, non vi arrendete al primo rifiuto ma ritentate dopo qualche mese. I gusti dei più piccoli si evolvono in fretta e potreste scoprire che ciò che fino a ieri non piaceva, oggi è diventato uno dei suoi piatti preferiti.

–  La frutta e la verdura

possono essere consumate, almeno in parte, sotto forma di centrifugati.

–  Spiegate ai bambini da dove vengono i frutti e le verdure che consumano

Spiegate loro che esistono prodotti di stagione (da preferire) e portateli in gita in campagna a vedere come cambiano i frutti della terra col passare dei mesi.

–  Giocate con le forme e i colori

un “trucco” comune per far mangiare le verdure ai bambini consiste nel servirle in modo attraente e divertente.

–  Se possibile, privilegiate i piatti unici, che uniscono carboidrati, verdure e proteine

in questo modo è più facile che tutte le componenti essenziali della dieta vengano assunte nelle giuste proporzioni.

–  Dolci, budini e biscotti non sono dei “fine pasto”, tranne che in occasioni speciali

al termine di un pasto “normale” può esserci la frutta, che deve far parte anche delle merende e degli spuntini.”

“Vizi e virtù: indicazioni utili

“Gli errori più comuni

  • I bambini assumono troppe calorie rispetto al loro fabbisogno quotidiano 
  • La ripartizione delle calorie nei diversi pasti non è quella corretta
  • Spuntini e merendine sono spesso molto calorici ma scarsi dal punto di vista nutrizionale
  • Il consumo di proteine animali è eccessivo
  • Il consumo di carboidrati ad alto indice glicemico come gli zuccheri semplici è eccessivo
  • Viceversa, i bambini mangiano poca frutta e verdura, ricche di fibre e di vitamine
  • Spesso manca sulla tavola il pesce, che è invece fondamentale
  • I bambini mangiano troppo spesso fuori casa pasti preparati industrialmente (con troppi grassi, troppo sale e troppo zucchero)
  • I piccoli mangiano spesso davanti alla TV e questo favorisce l’obesità perché riduce la capacità di controllare consapevolmente la quantità di cibo ingerito
  • I bambini fanno troppo poca attività fisica: dopo la scuola, spesso fanno i compiti e guardano la TV, mentre avrebbero bisogno anche di muoversi e giocare

I comportamenti virtuosi

  • Consumare tre pasti principali, con la giusta ripartizione calorica e limitare a un massimo di due gli spuntini giornalieri
  • Introdurre quando possibile il piatto unico ben equilibrato
  • Consumare almeno una volta al giorno alimenti ricchi di amido come pasta, riso o pane, preferendo quelli integrali
  • Ridurre il consumo di cibi e bevande zuccherate sia nei pasti sia fuori dai pasti
  • Aumentare il consumo di frutta, verdura e legumi
  • Limitare il consumo di carni grasse e insaccati, eliminando il grasso
  • Portare in tavola anche il pesce 
  • Limitare il consumo di burro a favore dell’olio extravergine d’oliva a crudo, eliminando invece lardo e strutto
  • Evitare un consumo eccessivo di formaggi grassi
  • Variare la scelta dei cibi evitando la ripetitività “

Fonte:

http://www.airc.it/prevenzione-tumore/alimentazione/bambini-salute/#p2

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