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Cibi Genuini

L’acqua che beviamo

L’acqua del rubinetto

Attenzione all’acqua in bottiglie di plastica

Parametri di classificazione dell’acqua

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L’acqua, l’elemento, del nostro pianeta, più importante per la vita e la sopravvivenza di tutte le specie animali e vegetali, riveste anche un’importanza fondamentale per il mantenimento di una ottimale condizione di salute. L’Italia è uno dei Paesi leader nel consumo di acqua imbottigliata.

Ma sappiamo cosa versiamo nel nostro bicchiere più e più volte al giorno? 

Da diversi controlli è risultato che molte volte l’acqua del rubinetto è qualitativamente migliore di quella in bottiglia. Infatti l’acqua del rubinetto è soggetta a diversi controlli per verificare se le sostanze in essa contenute rispettano i limiti di legge. Per intenderci le acque da rubinetto, cioè quelle fornite dagli acquedotti devono assicurare la potabilità, quindi non devono contenere sostanze inquinanti, batteri o microrganismi.

Per chi volesse analizzare l’acqua di casa, a costi contenuti, e scoprire se è buona e che parametri abbia (pH, durezza, nitriti, nitrati, cloruri e solfati), può utilizzare “ImmediaTest”, un kit fai da te che permette di analizzare la qualità dell’acqua del rubinetto di casa al  costo di 12,90 € più spese di spedizione. Il kit consente di misurare alcuni dei parametri chimici più significativi dell’acqua e di confrontarne i valori con quelli previsti dalla legge.

Se l’acqua del rubinetto di casa propria è buona, beviamo meglio, risparmiamo e non inquiniamo il mondo con rifiuti di plastica.

Per quanto riguarda le acqua in bottiglia, la maggior parte dei consumatori, nel controllare l’etichetta, non va al di la della verifica del, così detto, residuo fisso.

Vediamo, allora cosa dovremmo sapere a proposito dell’acqua che compriamo nei supermercati e nei bar. Attualmente ci sono circa 300 tipi di acque minerali disponibili sul mercato che si differenziano per composizione, e cerchiamo di capire, in primo luogo, quale sia le definizione di acqua minerale che prevede la normativa in materia.

Il D.L. n. 105 del 1992 considera come “minerali” solo le acque che originando da una falda acquifera o da un bacino sotterraneo vengono raccolte o attraverso la loro naturale fuoriuscita da sorgenti o attraverso perforazione e che presentano particolari caratteristiche igieniche. Questa loro peculiarità garantisce: – purezza d’origine, quindi maggiormente affidabili dal punto di vista igienico; – la natura idro-geologica delle fonti garantisce che le qualità chimico-fisiche dell’acqua siano le stesse in qualunque periodo o stagione dell’anno; – gli elementi in esse contenuti, sia dal punto di vista microbiologico che macrobiologico, risultano favorevoli al mantenimento di un buono stato di salute dell’organismo.

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Attenzione alle bottiglie di Plastica

Le bottiglie di plastica che si trovano nei nostri supermercati possono cedere nell’acqua composti potenzialmente tossici derivanti dall’involucro in Pet (polietilene tereftalato)”. A sostenerlo è Silvano Monarca, docente del Dipartimento di Igiene e sanità pubblica dell’Università di Perugia, le cui ricerche hanno dimostrato che queste cessioni, pur rimanendo nei limiti consentiti dalla legge, sono rilevabili in quantitativi variabili nel tempo. Le ricerche dell’equipe umbra non sono le uniche ad aver messo in evidenza una migrazione nell’acqua di elementi potenzialmente pericolosi sulla salute: alcuni studi europei hanno infatti trovato in alcune acque in bottiglia la presenza di interferenti endocrini, sostanze che potrebbero modificare l’equilibrio ormonale”.

Le acque minerali vengono classificate in base a due parametri:

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– il residuo fisso

– la composizione salina.

In relazione al residuo fisso abbiamo:

– Acque minimamente mineralizzate, con un residuo fisso ≤ 50 mg/l;

– Acque oligominerali, con un residuo fisso > 50 ≤ 500 mg/l;

– Acque medio minerali con un residuo fisso > 500 ≤ 1500 mg/l;

– Acque ricche di sali minerali con residuo fisso > 1500 mg/l;

In relazione alla composizione salina:

– Acque iposodiche (povere di sodio) con tenore di sodio < 20 mg/l;

– Acque sodiche con tenore di sodio > 200 mg/l;

– Acque ferruginose (contenenti ferro) con tenore di ferro > 1 mg/l;

– Acque fluorate (contenenti fluoro) con tenore di fluoro > 1 mg/l;

– Acque Magnesiache (contenenti magnesio) con tenore di magnesio > 50 mg/l;

– Acque calciche (contenenti calcio) con tenore di calcio > 150 mg/l;

– Acque clorurate (contenenti cloruro) con tenore di cloruro > 200 mg/l;

– Acque solfate (contenenti solfati) con tenore di solfati > 200 mg/l;

– Acque Bicarbonate (conteneti carbonati di calcio) con tenore di calcio > 600 mg/l.

In base alla tipologia di sali contenuti ed alla loro concentrazione le acque posseggono precise proprietà ed in conseguenza di ciò la scelta dell’acqua da bere dipenderà dalle necessità soggettive.

Discorso diverso va fatto, invece per le acque genericamente dette “di sorgente” le quali, sebbene rispettino gli standard di purezza, posseggono caratteristiche chimico-fisiche assimilabili all’acqua di rubinetto ed in questo caso l’etichetta non dovrà riportare nessuna indicazione legata all’effetto salutare. Una menzione va fatta anche per le acque così dette “purificate”, cioè le acque prelevate da pozzi, bacini, laghi, fiumi ecc.. che vengono rese potabili attraverso trattamenti chimico-fisici (vengono utilizzate prevalentemente in quelle aree del pianeta dove risulta difficile approvvigionamento idrico o nelle aree in cui vi è particolare siccità).

Quali controlli vengono effettuali sull’acqua che beviamo? Possiamo dire che l’acqua è uno dei prodotti più controllati in assoluto, vengono effettuati controlli sia da parte delle autorità preposte sia da parte delle aziende produttrici (sistemi di autocontrollo HACCP). Vediamo quali: controlli periodici (da parte delle autorità) – alla sorgente – all’impianto di imbottigliamento – ai depositi di stoccaggio e distribuzione – nei punti vendita. Controlli dei produttori (HACCP) – alla sorgente – all’impianto di imbottigliamento – sui contenitori (cisterne, bottiglie e bricks) – ai punti di stoccaggio prima della distribuzione.

Piccoli consigli per conservare le nostre bottiglie d’acqua e qualche piccolo accorgimento per mantenere le qualità di quello che beviamo evitando di “contaminare” la nostra acqua: – conservare le bottiglie sempre al riparo dalla luce e dal calore e, possibilmente, in un luogo fresco – evitare l’utilizzo di ghiaccio che potrebbe contaminare l’acqua e modificarne le caratteristiche – non travasare l’acqua in brocche , caraffe o altri contenitori per ragioni di igieniche – ricordarsi di chiudere bene il tappo della bottiglia per garantire il mantenimento delle qualità originarie dell’acqua – ricordare che l’utilizzo, in etichetta, dei termini “microbiologicamente pura” o “minerale” possono essere utilizzati solo ed esclusivamente per l’acqua minerale maturale.

 

Fonti: Corriere della Sera; “Linee guida per una sana alimentazione” dell’Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione – Ministero delle Politiche Agricole e Forestali; “Guida per il consumatore” – Mineracqua – Federazione italiana della industrie della acque minerali naturali.

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